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MOTOCICLISTA MUORE IN OSPEDALE - L'INCIDENTE CONTRO AMBULANZA


incidente moto
incidente moto - foto repertorio

Motociclista muore in ospedale. L'incidente contro un'ambulanza in emergenza è avvenuto sulla strada statale 12 in Vallagarina nel territorio di Avio.

Aveva 53 anni, si chiamava Renato Brusco, la sua moto è entrata il collisione con un'ambulanza che procedeva in sirena per un intervento di soccorso in emergenza.

Le cause del mortale, sembrano riconducibili ad una tentata manovra di sorpasso da parte del Bikers, nonostante il mezzo di soccorso fosse in velocità con i dispositivi luminosi e acustici di emergenza. Dopo l'urto, la moto sarebbe rimasta agganciata al mezzo di soccorso e trascinata per decine di metri, prima che la sua corsa potesse fermarsi in sicurezza senza causare altri incidenti.

Il motociclista è stato subito rianimato proprio dall'equipe a bordo dell'ambulanza che, nel frattempo, aveva richiesto l'intervento dell'elisoccorso, viste le gravi condizioni del 53enne. Renato Brusco è poi deceduto in ospedale a Trento a causa dei gravi traumi riportati. LEGGI L'ARTICOLO


Mi scrivono alcuni lettori che i miei post sembrano delle crociate contro i motociclisti. Posso garantire che non è così, oltremodo io non devo fare crociate per nessuno in particolare. Basterebbe leggere quello che ho scritto nel passato, ma comprendo che non essendo io un autore famoso non posso pretendere che tutti sappiano cosa ho pubblicato precedentemente. ARTICOLO

Detto questo, non posso altresì esimermi da una considerazione che, credo, non possa trovare disaccordi neppure tra i motociclisti più "sfegatati"

NON SI AFFIANCA MAI. NON SI TALLONA MAI. NON SI SORPASSA MAI un mezzo di soccorso in emergenza!!! E adesso spiego pure perché.

Il cds (codice della strada) art.177 e successive modifiche (aggiornamenti) al punto due e tre, recita testualmente:

2. I conducenti dei veicoli di cui al comma 1, nell'espletamento di servizi urgenti di istituto, qualora usino congiuntamente il dispositivo acustico supplementare di allarme e quello di segnalazione visiva a luce lampeggiante blu, non sono tenuti a osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, le prescrizioni della segnaletica stradale e le norme di comportamento in genere, ad eccezione delle segnalazioni degli agenti del traffico e nel rispetto comunque delle regole di comune prudenza e diligenza.

3. Chiunque si trovi sulla strada percorsa dai veicoli di cui al comma 1, o sulle strade adiacenti in prossimità degli sbocchi sulla prima, appena udito il segnale acustico supplementare di allarme, ha l'obbligo di lasciare libero il passo e, se necessario, di fermarsi. E' vietato seguire da presso tali veicoli avvantaggiandosi nella progressione di marcia.

Riconoscendo il fatto che, comunque, il conducente di un mezzo di soccorso nell'espletamento del suo servizio di istituto deve utilizzare prudenza, attenzione e buon senso è comunque autorizzato a non osservare gli obblighi, i divieti e le limitazioni relativi alla circolazione, dunque è evidente il perché scrivo NON SI AFFIANCA MAI. NON SI TALLONA MAI. NON SI SORPASSA MAI.

Bisogna tenere presente che le manovre in emergenza, anche se condotte con attenzione e prudenza dal conducente, possono portare ad inaspettate ed imprevedibili traiettorie da parte del mezzo di soccorso, siano queste dovute ad un sorpasso improvviso, ad una frenata repentina, ad un cambio di corsia necessaria per evitare traffico ecc.

Ciò non toglie che un dramma si è consumato e che la dinamica "sembrerebbe" non lasciare dubbi. La domanda quindi sorge spontanea: era proprio necessaria una manovra di sorpasso in tali condizioni di marcia? Non si poteva attendere qualche minuto?

RCP stradale
immagine credits Istock


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3 Comments

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sergio.toscano63
Sep 09, 2023
Rated 5 out of 5 stars.

Disamina corretta. Oltretutto aggiungerei che gli utenti più fragili (moto, scooter, bici, monopattini) dovrebbero proprio avere a cuore in primis la loro incolumità vista la poca protezione di cui godono e se serve concedendo anche qualche precedenza seppure non dovuta. Preciso che lo dico da motociclista, con due fratelli deceduti in moto non per colpa, frequentatore di motorsport nonché "ambulanziere" in pausa che troppe ne ha viste.

Un'altra persona ci ha rimesso la vita per superficialità, altre famiglie piangeranno un loro caro.

Come spesso faccio, ricordo che possiamo divertirci in sicurezza in pista (con moto ed auto) poiché la strada non è una pista, non ha vie di fughe, il manto stradale riserva sorprese ad ogni metro e vi è…

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Guest
Sep 09, 2023
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Grazie a te che con perseveranza porti avanti questa lotta impari cercando di svegliare coscienze alla guida al fine di evitare drammi cui assistiamo ogni giorno.

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